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Il terremoto del Friuli nel nuovo romanzo di Stefania P. Nosnan

Dall’amore per la sua Regione nasce il nuovo romanzo della scrittrice friulana Stefania P. Nosnan Quando le montagne si colorarono di rosso – La notte dell’Orcolat edito da Edizioni Convalle. L’autrice accompagna il lettore a ripercorre la tragedia del Terremoto del 1976 che colpì il Friuli. È un romanzo corale dove i personaggi interagiscono con la protagonista in un susseguirsi di eventi finemente narrati. Stefania P. Nosnan usa una scrittura cinematografica, ma rimane fedele nel riportare la tragedia e ai sentimenti vissuti in quel momento.

La prefazione è stata scritta dalla poetessa Adelia Rossi di Bordano, mentre la postfazione dalla professoressa e autrice Paola Zandomenego di Udine.

È la storia di Michela Degano e della sua famiglia, ma anche quella di migliaia di altre famiglie che hanno vissuto le tre scosse: quella del 6 maggio e successivamente l’11 e 15 settembre. Non viene nominato un luogo preciso, perché più di un centinaio di paesi furono sconvolti e rasi al suolo da questo sisma. È un doveroso tributo alle persone che hanno perso la vita, ma anche verso coloro a cui è stato strappato un affetto caro. È la storia di una ricostruzione durata trent’anni. Il riscatto di una Regione, la perseveranza di una popolazione che non si è lasciata abbattere dalla natura e ha avuto un unico principio: fasin di bessôi.

“È stato un viaggio di scrittura all’interno di un momento estremamente doloroso per la mia regione” dichiara l’autrice. Questa storia è nata dall’amore che ho verso la mia terra e volevo far conoscere lo spirito forte e perseverante del popolo friulano, che ai molti è sconosciuto. Ho le tre date impresse nella mente, perché le ho vissute… Sono stati momenti nefasti e dolorosi, senza sapere come stessero i parenti e gli amici. Ho vissuto in macchina e poi nella tenda donata dall’esercito. Con orgoglio ho visto quello che la gente friulana è riuscita a ricostruire dalle macerie, ed è proprio l’amore per la propria terra che ha rimesso in piedi fabbriche, case, scuole e chiese, proprio in questo ordine. Ringrazio la poetessa Adelia Rossi per la prefazione e la professoressa e autrice di poesie Paola Zandomenego per la postfazione che mi hanno accompagnato in questo cammino.”

Trama: Era una bella e calda serata quella del 6 maggio 1976 quando tutto cambiò. L’esistenza di 600.000 friulani mutò nel giro di sessanta secondi. Le montagne si colorarono di rosso, provocando un boato. La terra tremò a causa di un’onda sussultoria del IX-X grado della scala Mercalli. I paesi del Friuli vennero spazzati via come castelli di carta e le vittime furono 990.

Michela Degano è felice e ha una vita quasi perfetta, ma la sera del 6 maggio 1976 tutto questo scompare. Nel grande dolore del momento Michela perde la memoria e non riesce a comprendere gli attimi drammatici e la rassegnazione che la circondano. Sembra persa in un mondo tutto suo, ma nel momento in cui le prime immagini si fanno strada tra le tenebre della mente rivive quegli istanti e la sofferenza. Quando riacquista la memoria, comprende che la propria vita, e non solo la sua, è cambiata radicalmente. Deve raccogliere le forze e accettare il capovolgimento. Il romanzo è un viaggio in quei luoghi distrutti dalla forza della natura, all’interno del dolore e della dinamicità di un popolo che ha voluto rimettersi in piedi dopo la tragedia.

Scheda Libro

Titolo: Quando le montagne si colorarono di rosso – La notte dell’Orcolat

Editore Edizioni Convalle (settembre 2023)

Genere: narrativa – tratto da storie vere

Copertina flessibile‏

Pagine: 230

ISBN 9791281038165

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