Interviste

La magia sonora di Simone Romano in ‘Fuori di me’

“Fuori di me” di Simone Romano si presenta come un EP coinvolgente, un affascinante viaggio tra differenti generi e sonorità. L’artista esplora tematiche profonde, affrontando con maestria problemi sociali, ansie legate all’amore e il processo di accettazione di sé. La fusione tra la musica elettronica e il pop italiano è realizzata con un bilanciamento perfetto, creando un’esperienza sonora avvincente.

Come ti sei avvicinata al mondo della musica?
Da piccolino ho cominciato a soffrire di psoriasi, così ho cominciato a cantare perché avevo bisogno di un punto di sfogo.

Quali sono i cantanti che hanno maggiormente influenzato il tuo percorso artistico?
Ce ne sono tanti, tra i miei preferiti e che mi ispirano ogni giorno ci sono Lucio Dalla e Marco Mengoni.

Quanto è difficile emergere oggi nella musica?
Tanto, si sa che vivere di ciò che si ama fare è il sogno di tutti, quindi ritagliarsi una fetta in questo mondo gigantesco è veramente complicato, ma sono certo che con la giusta testa e il giusto impegno si può fare tutto.

È uscito il tuo nuovo disco. Quali sono i temi trattati e cosa ti ha spinto a scegliere questo titolo?
Parla della gioventù, della nostra vita. È tutto un susseguirsi di eventi che tutti almeno una volta nella vita abbiamo vissuto, ma poi arriva quello che non deve mancare mai, ovvero la voglia di rivalsa fregandosene del parere degli altri, Fuori di Me significa vivere la vita al meglio.

Quali saranno i tuoi prossimi passi discografici?
È un po’ presto per parlarne, ma ovviamente ci sono già in cantiere tante cose e progetti che non vedo l’ora di farvi ascoltare!

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