Festival Ricette

VI° Festival della Legalità con lo chef Filippo Cogliandro

FILIPPO COGLIANDRO

“Cibo, Scuola, Legalità”

VI° Festival della Legalità

Firenze, 10 giugno 2022

E’ la Scuola la prima via di accesso alla Legalità, una via spirituale, che inizia dai banchi negli Istituti Professionali Alberghieri e prosegue nelle cucine nel mondo, ed è proprio la scuola il luogo che Filippo Cogliandro privilegia, il luogo deputato per parlare, raccontare, insegnare che la cucina è un grande strumento di legalità, diventando lui stesso un testimone, con la sua storia di dolore, prepotenza ma principalmente di legalità, il primo attore davanti ad una platea di giovani coinvolti in un racconto fatto di speranza, mai di rassegnazione.

Il valore etico dello spadellare, un messaggio importante ben compreso da Mimma Dardano, “anima” del Festival della Legalità, consigliera  del Comune di Firenze,  che ha voluto organizzare La Cena della Legalità nel suo logico ambiente, La Scuola, scegliendo lo storico Istituto Alberghiero I.P.S.S.E.O.A. Aurelio Saffi, nato nell’anno 1938, che oggi ospita 1200 ragazzi e oltre 190 insegnanti, una scuola di docenza ma anche di vita con esperienze e insegnamenti unici nel suo genere, un dialogo continuo fra scuola, ragazzi e genitori, come il progetto Formarsi alle mense Caritas, come la convenzione con il polo museale diventando guide al Museo del Cenacolo di Andrea del Sarto, come il Progetto Non solo panini.

E Filippo Cogliandro, Premio Paolo Borsellino nel 2016, è diventato un simbolo con il suo gesto di rifiuto alla mafia, che, dieci anni fa, lo ha trasformato in una bandiera della legalità,  ha regalato il futuro adottando  e insegnando il mestiere chiedendo al Tribunale dei Minori l’affidamento di due migranti arrivati in Italia su un barcone, il senegalese, Salihu, e il Gambiano Abdou, sensibilizza l’opinione pubblica sulle iniziative dell’Osservatorio sulla ‘ndrangheta, dedica un giorno al mese alla Cucina Solidale a 100 persone che sono in difficoltà.

Filippo accoglie tutti con un sorriso, sostenendo la sua terra e i suoi prodotti, ben consapevole che la legalità si trova anche nel cibo, nell’imprenditorialità contadina, lavorando con aziende sane e di piccole dimensioni, prosegue in Italia e nel mondo il racconto di una storia che gli ha valso la nomina di Ambasciatore antiracket nel mondo, il conferimento dell’onoreficenza Lionistica Melvin Jones Fellowship Award nel 2017,  Ambasciatore dei sapori e prodotti della Calabria, di cui è testimonial e ambasciatore come il Bergamotto di Reggio Calabria, ben consapevole che è proprio nella scuola di oggi il futuro della Legalità del domani e perché nel cibo  c’è una storia di cultura da raccontare. Ma è come si racconta questa storia a fare la differenza e che a raccontarla sia un cuoco, uno di quelli bravi, che ha il ritmo del racconto, che è parte del racconto, diciamo il primo attore.

Mimma Dardano, Presidente onoraria e fondatrice dell’Associazione per la legalità Il Gomitolo Perduto:

A 30 anni dalle stragi che più hanno ferito il nostro paese, fare memoria è un dovere civico imprescindibile. Ma questo non deve in alcun modo impedirci di occuparci anche del presente, per crescere come cittadini consapevoli e informati, in grado di fare rete per opporsi alle mafie a qualunque latitudine. L’obiettivo del Festival della Legalità che promuoviamo con tenacia ogni anno con l’Associazione il Gomitolo Perduto è anche quello di portare sotto i riflettori personaggi che quotidianamente lottano contro le mafie, persone troppo spesso isolate, che hanno fatto della loro esistenza un manifesto vivente di impegno e opposizione, sacrificando per questo tutta la propria vita. Questa volta, ospitare a Firenze Filippo Cogliandro, Don Pino de Masi e Savina Pilliu non è solo un grande onore per noi, ma anche un modo tangibile per avvicinare la nostra città a tematiche che non possono più essere liquidate semplicemente pensandole “lontane”. Per combattere la mafia è necessario non essere complici e per riuscire a non essere complici bisogna essere informati e consapevoli.”

Filippo Cogliandro:

Ringrazio per l’invito la D.ssa Mimma Dardano, Firenze è magica, è una città alla quale sono molto legato sia perché il mio progetto sulla legalità, Le Cene della Legalità ®,   è nato proprio a Firenze nel 2011 sia perché ho tanti amici veri,  persone speciali.

Un progetto, il mio, che non è una semplice cena ma si rivolge agli studenti degli Istituti Alberghieri per parlare di comportamento etico ma anche di insegnare ai futuri operatori nell’ambito dell’alimentazione la delicata questione sulla legalità dei prodotti,  l’origine, il valore e l’importanza della tutela del marchio, l’etichettatura, la pubblicità sleale, le condotte illecite sul cibo, i prodotti made in Italy.

Firenze e Reggio Calabria sono due città legate anche dall’arte, il primo restauro ai Bronzi fu fatto a Firenze nel ’75 e in luglio e agosto ospiterò con il Comune e La Città Metropolitana la mostra della grande artista fiorentina Elisabetta Rogai.

 

La gastronomia è uno strumento di legalità……e dunque la cena di Filippo Cogliandro ha aperto il Festival della Legalità all’Alberghiero Saffi, interrogandosi tutti insieme – docenti, genitori, studenti – su quale futuro intraprendere, e da oggi si parlerà anche degli insegnamenti e della storia di Filippo Cogliandro e del potere salvifico e culturale del cibo per raccontare la  sua storia e parlare di cucina, un pretesto per raccontare i valori della legalità e delle tradizioni, dunque la storia di un popolo.

 

L’A Gourmet Ristorante

Via Largo Colombo,6
89125 Reggio Calabria
Tel. 0965 312968

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