Interviste

Intervista a Jacopo Moriggi

 Ciao Jacopo Moriggi. Riesci a sintetizzare la tua storia musicale… le tue esperienze più significative?

Numerosi sono stati i miei tour europei con band indipendenti: Nel 2015 Tourneè Europea in Francia, Belgio, Scozia, Irlanda e Gran Bretagna. Nel 2015 Tour in Olanda, Berlino, Zurigo e Londra. Gennaio 2016 Tour in Austria. Febbraio 2016 Tour in Svizzera Nel 2017 Tournèe in Irlanda, Svizzera, Belgio, Olanda, Germania e Danimarca.

Suonare all’estero è un’emozione unica perché oltre a viaggiare e fare nuove esperienze vieni riconosciuto al massimo nel tuo lavoro per quello che sei.

 

Ognuno di noi comunica in ogni momento della propria vita, anche in quello più silenzioso, vorrei chiederti… che tipo di messaggio divulga nell’aria “VISION”, il tuo nuovo lavoro?

Vision rappresenta un’immagine musicale abbinata ad una forte passione per i film e per le colonne sonore legate a loro.

Ho scelto la parola Vision per rappresentare appunto la mia visione personale della batteria come strumento di composizione.

Vision è un progetto ambizioso, un lavoro che mi ha messo alla prova, è stato frutto di vari esperimenti in fase di scrittura ed esecuzione.

Ho iniziato un’anno e mezzo fa a scrivere i brani e la difficoltà principale è stata appunto cercare di esprimere qualcosa, trovare un messaggio musicale concreto da comunicare.

Questo album mi ha permesso di concretizzare le idee, esprime concetti musicali legati alle sensazioni e valorizza l’importanza  di dare il giusto peso alle cose. 

Il nostro percorso di vita ci offre sia momenti belli all’apice dell’euforia sia momenti brutti, sono riuscito a ultimare il disco creando un mix di queste sensazioni dando vita a Vision.

Ci sono possibilità che venga proposto dal vivo?

Sarebbe bello, al momento mi sto concentrando alla sua divulgazione online e dato che sto proponendo un prodotto che rappresenti il mio modo di vedere la composizione sarebbe carino in futuro dargli anche una pronta live.

Quale vorresti che fosse il proseguimento di “VISION”?

Vorrei arrivare a collaborare con il mondo del cinema, documentari, pubblicità e videogiochi.

Vision è musica d’ascolto e gradirei abbinarlo a spot pubblicitari o a colonne sonore.

https://youtu.be/Gn-IEqrgWkA

Dove nasce questo titolo?

Vision rappresenta un’immagine musicale abbinata ad una forte passione per i film e per le colonne sonore legate a loro.

Ho scelto la parola Vision per rappresentare appunto la mia visione personale della batteria come strumento di composizione.

Dacci una definizione per descriverlo…

Vision è un disco che ti porta immediatamente in una colonna sonora di un film, un genere “sound track”  definito da alcuni anche “cinematic” ideato e costruito da Jacopo Moriggi.

L’album vuole esprimere musica per immagini contemporanee di immediato impatto, dove la batteria riesce a percorrere uno stile tecnico e personale valorizzando il contesto musicale ed emozionale delle canzoni.

Quanto tempo di lavoro ti è costato, e quali artisti ti hanno affiancato in questa avventura?

E’ stato un lungo lavoro, dall’inizio alla sua pubblicazione è passato un anno e mezzo.

Ho iniziato da solo a scrivere il disco, avevo troppe idee in testa e non riuscivo a realizzarle tutte da solo.

Fortunatamente il progetto è stato valorizzato da Luca Rossi, chitarrista ed arrangiatore, il quale ha rispettato al massimo le mie esigenze sonore e compositive.

Successivamente ho contattato la cantante Daniela Bertazzoli per commissionarle un testo ed una linea vocale la quale ha fatto un lavoro magnifico che ha superato le mie aspettative.

In questa era di globalizzazione e quasi completa omologazione di stili, in che modo la musica può diffondere nuovi messaggi?

La musica manda sempre un messaggio ed il bello è che ogni ascoltatore lo interpreta seguendo le sue emozioni.

Io credo nella buona musica proposta e se fatta bene, un messaggio positivo arriva sempre.

Ascoltando “VISION” quali emozioni ti piacerebbe sentisse chi l’ascolta?

Sono canzoni “astratte” legate ad un mondo immaginario di colonne sonore, sarei curioso di parlare con i nuovi ascoltatori per sapere quale percorso o “disegno” mentale hanno creato ascoltando questa musica.

E’ un disco improntato sulla batteria ma gli arrangiamenti sono di facile ascolto richiamando appunto situazioni legate al cinema o ai videogiochi.

Spero che possa essere ascoltato da tanti, soprattutto non musicisti e capire se la loro immaginazione ha creato situazioni positive durante l’ascolto.

 

Cos’è per te il ritmo, e qual’è il ritmo di vita di Jacopo Moriggi…

Il termine groove oltre a essere sinonimo di ritmo, è una sensazione che percepisce sia chi suona che chi ascolta. 

E’ quello che si riesce a trasmettere tramite l’ impronta ritmica definita e pulita, il tocco utilizzato e l’ insieme che si crea suonando.

Il musicista deve creare un’ empatia con se stesso e con l’ ascoltatore tramite il linguaggio ritmico, valorizzando un forte portamento del tempo. 

Il mio ritmo di vita è ispirato al groove, durante le mie giornate cerco sempre di valorizzare il concetto di organizzazione, ordine, impegno, relax e dare il giusto peso alle cose.

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