Andrea Sigona e la musica d’autore.
Come è nata la musica d’autore?
Il fenomeno cantautorale fu principalmente uno strumento di ricerca, di emancipazione, di replica creativa all’arte dei suoni che si era espressa fino ad allora. L’amore era il tema protagonista assoluto e indiscusso delle canzoni sanremesi, lasciava spazio – tra fine anni ’50 e inizio anni ’60 – ad argomenti di interesse sociale, a testi capaci di raccontare l’Italia che cambiava, che alle volte arrancava, che protestava e chiedeva riscatto.
Ma cosa ci hanno lasciato artisti come Lucio Dalla, Fabrizio De André, Francesco Guccini, Lucio Battisti e Rino Gaetano? E quali sono i veri cantautori del nostro tempo? Andrea Sigona ne è sicuramente un esempio importante.
Se è vero che alcune sue composizioni sono socialmente impegnate, lo è anche il fatto che la gran parte dei suoi brani dimostrano un elevato valore artistico e letterario, ragion per cui è così apprezzato dal pubblico:
“Cala la sera dentro di me…
Sono questioni di Genova
E a ricucirli non riesco nemmeno un po’
I nostri anni portati via
Rubati al cielo che forse non li regge più
Per ricercarli nei vicoli
Dove le strade a volte si perdono ma lasciano impronte
Da sempre indistruttibili”
Da “Indistruttibili”, album Passaggi
Non ci resta che attendere con curiosità l’ultimo disco che presto vedrà la luce, ,, combinano melodie in grado di commuovere la sensibilità, che sia con tristezza o con euforia.
Note d’autore:
Andrea Sigona è un cantautore e narratore genovese indipendente, classe 1969. Musicista, paroliere, arrangiatore, è considerato ad oggi uno dei migliori chansonnier che oscillano tra il rock, il blues e il folk della scena italiana.
Artista che ha affinità elettive e di amicizia con personaggi rinomati della scena musicale italiana quali i Gang (grande band marchigiana di combat folk rock) e La Rosa Tatuata, ha pubblicato tra i 2008 e il 2012 diversi album con l’etichetta L’Atlantide Promotion, nello specifico: “Passaggi”, “Santi & Delinquenti” e “Dal Profondo” (raccolta di artisti).
Con la stessa etichetta ha aderito al progetto di costruzione dei pozzi in Africa, uno dei quali intitolato alla memoria di Paolo Mozzicafreddo. Tale disegno ha avuto un seguito con l’ultimo disco doppio con 171 tra gruppi ed artisti e la canzone “Rimani qui”, brano che è anche presente nel libro “Quel posto lungo il fiume” dedicato sempre a Mozzicafreddo.
Nel 2015 esce un altro lavoro , “Memorie Ritrovate-il prologo” che, oltre ad essere disco, è anche un reading teatrale.
Ha svolto fino ad oggi circa 200 concerti in tutta Italia e all’estero.
Ha scritto le musiche e canzoni dello spettacolo “Il lavoro rende liberi” di Daniele Biacchessi (vice-caporedattore per ”Radio24” – “Il Sole 24 Ore”). Nello spettacolo, Sigona suona chitarra acustica, chitarra classica, pianoforte, armonica a bocca.