Grande successo di pubblico per la prima edizione della Biennale delle Arti
AMA (Arte + Maddaloni + Architettura, progetto promosso dal
Comune di Maddaloni, con la direzione artistica di
Luca Molinari, dedicato alla rigenerazione urbana e culturale della città attraverso l’arte, il design e l’architettura contemporanea. La manifestazione, la cui chiusura era inizialmente prevista il 21 aprile 2025, è stata
prorogata per un’altra settimana fino a domenica 27 aprile perconsentire al pubblico che lo desidera di poter scoprire il ricco programma di mostre, installazioni, eventi nella storica cittadina in provincia di Caserta.
Oltre
80 protagonisti tra artisti, architetti e designer per un
format culturale innovativo che ha scelto come tema per questa prima edizione,
“Nuovi racconti (per il futuro)”, invitando a immaginare nuovi scenari, sperimentando linguaggi capaci di mettere in dialogo passato e presente.
AMA raccoglie l’eredità della
Biennale Internazionale di Grafica degli anni 1985 e 1988, rinnovando lo spirito creativo e civile della città, anche in memoria di
Franco Imposimato. La manifestazione ribadisce con forza che
“l’arte è contro tutte le mafie”, trasformando la cultura in strumento concreto di rinascita urbana.
LA BIENNALE DI MADDALONI
La Biennale delle Arti AMA (Arte + Maddaloni + Architettura) si avvale delpatrocinio della
Regione Campania e del
Consiglio Regionale della Campania. È organizzata con la collaborazione e il supporto del
Dipartimento di Architettura e Disegno Industriale, Università della Campania “Luigi Vanvitelli”, dell’Ordine degli Architetti Pianificatori Paesaggisti Conservatori della provincia di Caserta, dell’Ordine degli Architetti Pianificatori Paesaggisti Conservatori della provincia di Napoli. Si ringrazia il
FAI Campania.
Tutti gli eventi in calendario sono gratuiti.
Info e orari su www.amamaddaloni.it
LE MOSTRE – IL PERCORSO DI VISITA A MADDALONI
Fulcro della manifestazione è la grande mostra ospitata nel monumentale
Complesso del Convitto Nazionale “Giordano Bruno”, sotto la volta barocca che custodisce la più ampia tela dipinta sospesa al mondo che riprende il titolo di AMA 2025. L’allestimento, curato da
Simona Ottieri e
Concetta Tavoletta, riunisce le opere di
circa settanta autori italiani e internazionali – architetti, designer, illustratori, fotografi – che riflettono sul progetto come strumento di rigenerazione sociale e territoriale. Tra disegni, modelli e fotografie prende forma un racconto corale che intreccia realismo e visione, attenzione al presente e sguardo sul futuro.
Nel
cortile del Convitto, l’installazione site-specific
“In stato di grazia”, ideata dalla paesaggista
Annalisa Metta insieme al filosofo
Felice Cimatti, sospende nell’aria una costellazione di figure dorate evocando ex-voto e immagini simboliche.
IL MUSEO CIVICO
Il
Museo Civico ospita il
secondo polo espositivo della Biennale, con la mostra
“Nuovi racconti. Quando l’antico e il presente si abbracciano” dove opere contemporanee di
Studio17, Astrid Luglio, Elena Cutolo e BRH+ dialogano con le collezioni storiche del museo. Sempre qui, la mostra
“Maddaloni velata” del fotografo Pasquale Carangelo propone uno sguardo intimo e sospeso sul territorio.
LA CHIESA
La
Chiesa di Santa Maria dei Comandati accoglie
“Nuovi racconti (per San Michele e il cielo tutto!)”: un progetto site-specific di
Teresa Antignani, Fabrizio Vatieri, Roberto Amoroso e Roberto di Alicudi, che esplorano la relazione tra arte, spiritualità e memoria urbana con opere inedite che dialogano con la tradizione del culto dei Santi e affrontano temi urgenti del presente. Dallo stendardo femminile e simbolico di Albanova, ai due arazzi laici che evocano un futuro possibile, dalla riflessione urbana e politica di “Vela celeste” fino alle pitture su vetro che reinterpretano il sacro con ironia e devozione: ogni lavoro invita a un’esperienza immersiva, sensibile e profonda.
Il percorso espositivo si estende nel centro storico di Maddaloni:
Cherubino Gambardella firma l’installazione
“Seduti sotto un telaio dorato” sul sagrato della
Chiesa di San Pietro, trasformandolo in luogo di sosta e incontro. Sulla facciata della nuova sede del Comune,
“Senza Riparo” di Francisco Bosoletti – opera realizzata in anteprima per Art Days 2024 – raffigura il volto di una donna ispirato a reperti antichi, simbolo di un futuro in attesa.
La prima edizione coinvolge, tra gli altri,
30 autori campani, 12 collettivi e 15 studi professionali e artisti provenienti da Argentina, Austria, Colombia, Danimarca, Francia, Germania, Libano, Olanda, Regno Unito, Turchia e Ungheria.
www.amamaddaloni.it
AMA – Biennale delle Arti per la Rigenerazione della Città di Maddaloni è aperta al pubblico fino al 27 aprile 2025.
Martedì 22, mercoledì 23 e giovedì 24 aprile è consigliabile prenotare inviando una maila
calatia@hotmail.it
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