Chez Moi, Le borse di Patrizia….ci voleva una notte piena di stelle, dall’osservatorio più affascinante di Firenze, la Loggia, per incontrare Patrizia Frolli e le sue creazioni, Chez Moi, le borse di Patrizia, le sue borse che ci riportano all’artigianato di una volta, le nostre “Botteghe” fiorentine, fin dal Rinascimento, dove da sempre si è portata avanti con successo la manualità e l’estro dei maestri d’arte.
Oggi Patrizia Frolli rilegge la moda con la stessa passione in chiave contemporanea mantenendo vive quelle radici con una cifra stilistica moderna, creando eleganza, raffinatezza, sperimentazione per una armonia fatta di equilibri progettuali ed emotivi, ricordi di cose viste, studiate, elementi che creano una trama nell’abbinamento apparentemente impossibile di rose magnifiche fatte di tessuto, piume, Svarowsky, lacci, seta, pietre, metalli… la bellezza e la femminilità esasperata per immaginare un romanzo d’amore che sottolinea la seduzione con pennellate di verde elettrico, il rosso fuoco, tessuti scozzesi, il rosa caramella, l’arancio, momenti sottintesi e seducenti, con accenti ammiccanti …….crea borse gioiello che appaiono come romanzi incantati sullo sfondo di una natura viva nei colori, densa di significati, piena di ricordi, la sua infanzia, il mare, ricordi di casa sua. E mentre a La Loggia, davanti ad una Firenze incantata, sfilano deliziose creazioni piene di colore, tessuti, rose, piume, nastri, ci facciamo raccontare la sua passione, come nascono le sue ispirazioni e il suo lavoro fatto “con le mani”.
Patrizia che cosa è l’artigiano?
Artigiano vuol dire mani e cervello, la tecnica viene dopo, ma prima di tutto far fare alle mani quello che il cervello pensa, crea, decide, sogna…….E poi , successivamente, si pensa alla ricerca del tessuto migliore, i colori, le metallerie, tutto il mondo di accessori che ruotano intorno all’oggetto finito.
Parlare dei maestri artigiani e delle Botteghe vuol dire parlare della Toscana, di Firenze che è da sempre la scuola di pensiero dei maestri d’arte, che sono nati qui, in tutti i settori, dall’arte, nasceva nelle botteghe un mondo di “cultura” del lavoro, il nostro artigianato unico ed esclusivo, che tutto il mondo ci invidia.
A chi ti ispiri?
Per la creazione delle mie borse mi ispiro ad una donna libera dai condizionamenti e dai diktat della moda che cerca nell’accessorio un valore intrinseco, fatto di gioco, divertimento del colore, tenere in mano un oggetto vibrante di gioia. Inoltre la donna del terzo millennio è attenta al rapporto qualità-prezzo e vuole che i suoi accessori non subiscano l’obsolescenza e l’impietoso scorrere del tempo, ma restino nel guardaroba per anni, sempre belli, femminili, flash di colore, momenti di eventi e di festa.
Quale è la tua borsa perfetta?
La sto ancora progettando.
A tuo parere, quali sono gli accessori a cui non si può rinunciare per impreziosire un outfit?
Oggi la moda è tornata ad uno stile naturalistico, etnico, quasi da giardino dell’Eden. Io utilizzo tanti oggetti, evidenzio le rose, fatte con il tessuto, e utilizzo spille a forma di fiore reciso, mettendone svariate insieme quasi a creare una composizione e realizzare la “creazione nella creazione”.
L’amore è un lusso? Per me è il motore della mia vita, mio marito Piero e mia figlia, è vero, la famiglia è un lusso, fatto di semplicità, parole, gesti, complicità, pazienza, condivisione di tutto.
È per questo che le sue borse sono così glamorous? Certamente, qualità e fatto a mano, questo è un lusso, per me il lusso è sempre stato una questione mentale.
Come ha cominciato a sognare borse? Da sempre, sognare e avere la mente piena di fantasia, voglia di colore e forme, la volontà nel realizzare i propri desideri, fare del proprio meglio con ciò che si ha, anche con poco……
Forse è quello che manca alle nuove generazioni, che hanno tutto…..banale, ma vero.
Chez Moi Le Borse di Patrizia
Piazza Barontini, 5 57023 Cecina (Li)
tel. 0586/682168 393/0710035