Moda Tutti

Maria Grazia Cucinotta veste Cinzia Diddi a “Tutto Liscio”

 

Sono Tentazioni, quelle di Cinzia Diddi, tentazioni di donne, vivere ed esistere, abbracciare il mondo e accompagnarsi alla storia, ai colori e alle emozioni che derivano dal vestire Italian Style: ci si veste ogni giorno non solo per sopravvivere ma soprattutto per vivere.

E in questo vivere, secondo il concetto di Tentazioni di Cinzia Diddi, si abita il mondo, si codificano i linguaggi e i comportamenti, si costruisce l’identità, perché la maniera di vestire contraddistingue le immagini ed è anche gioco e creatività la sua, performance, gesto e teatralità ed è proprio con la moda che la stilista si avvicina allo spettacolo, al teatro, al cinema, esprimendo la sua creatività nella creazione di un outfit di un mostro sacro del cinema, Maria Grazia Cucinotta.

Ed ecco la nostra intervista.

Come ti sei sentita nel ruolo di stilista all’interno delle riprese di un film?

Curare gli abiti di scena di un film è sicuramente un’esperienza entusiasmante, si tratta di realizzare dei capi “artistici” unici e personalizzati . Un’ esperienza che conferma la professionalità e chiaramente arricchisce.

Come sei riuscita a capire i personaggi e vestirli?

I costumi sono una parte importante del linguaggio filmico, sia nel cinema che in TV aiutano a raccontare meglio una storia o un personaggio e a volte, attraverso piccoli dettagli rivelano molte piu cose su un personaggio delle stesse parole.

Dettagli talmente piccoli, o addirittura invisibili che si insinuano nella testa dello spettatore

E questa è la parte più difficile … studiare quali possano essere le piccole sfumature che non faranno passare inosservato il personaggio e faranno ricordare il film. A questo risultato ci si arriva osservando alcuni importanti accorgimenti.

E’ necessario conoscere bene la trama, il periodo in cui e’ ambientato il film, l’ambiente, le varie scene. E’ necessario conoscere la funzione precisa che l’abito andrà ad avere. Tutto deve concorrere a creare l’atmosfera, senza incertezze e senza inutilità. Tutto quello che è inutile, nella scena diventa di colpo dannoso, perchè distrae l’attenzione dal motivo conduttore del tema. In questo gioca un ruolo importante la costumista del film, e il rapporto che si riesce a creare con questa figura professionale.

Come deve essere il rapporto fra costumista e stilista?

Il rapporto deve essere semplicemente armonico. Si tratta di due figure professionali che se in stretta armonia si completano vicendevolmente. La costumista in accordo con il regista e lo scenografo sceglie lo stile, i colori, i tessuti e la stilista disegna e realizza gli abiti/costumi di scena.

Quanto è rimasto del tuo modo di fare moda in questo film?

Da sempre disegno abiti importanti, gli abiti di scena che ho disegnato e realizzato rispecchiano molto il mio modo di fare moda, si tratta per la maggior parte di abiti lunghi, lussuosi e carichi di paillettes come richiesto dal contesto. E’ un tripudio di luminosità, l’abito lungo a sirena, realizzato per Maria Grazia Cucinotta, che interpreta l’ex moglie del protagonista, Piero Maggiò,   il quale, nei panni di Brando, gestisce una band di liscio ereditata dal padre.

Per adesso non posso aggiungere nient’altro….scoprirete tutto piu avanti…

Posso solo concludere dicendo che è andato” TUTTO LISCIO”.

Grazie dell’intervista a DANIELA LOMBARDI PRESS OFFICE

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