Arte e Cultura

Il viaggio nella materia dell’Artista fiorentina Claudia Leporatti

Le sculture di Claudia Leporatti

La Commissione selezionatrice del Comune di Capannori ha scelto il progetto ‘Stella Polare’ dell’artista fiorentina Claudia Leporatti, ritenendolo il più rispondente per raffigurare il valore storico e simbolico di Carlo Piaggia, anomala e originale figura di esploratore  ricoperta nella storia dell’esplorazione italiana lungo il Nilo. L’inaugurazione della statua è stata il 30 settembre alla presenza di Luca Menesini, Sindaco di Capannori, di Marcello Bertocchini Presidente Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca, di Claudio Cerreti Presidente Società Geografica Italiana e di Paolo Bolpagni Direttore Fondazione Ragghianti e Presidente Commissione di Concorso.

Un istante rivelato, quello che serve a Claudia Leporatti per rubare l’anima al soggetto, l’artista ne ruba i sogni, ferma istanti di sguardi, di “incontri”, nasce la  costruzione di un mondo come realmente è visto dall’artista tra realtà, sogno e fantasia, mondi e modi del vivere quotidiano per abitare il mondo, codificando linguaggi e comportamenti, costruendo una identità, dunque  producendo non solo immagini simboliche e desiderabili ma svelando principalmente la sua realtà di artista.

Quello dell’artista è un viaggio nella materia, bronzo e terracotta, una posa, due pose, tre, mille, ma è solo un istante rivelato, quello che serve all’artista per rubare l’anima al soggetto, lo lascia libero di scoprirsi e riscoprirsi nel proprio intimo, lasciando libera la parte definita anima, mostrandola  al mondo, le mani e gli occhi, l’attimo, la mano corre veloce per raccontare storie come sui volti della gente, un viaggio  con la proiezione nei tempi dello stupore, delle illusioni, del dolore ma anche della gioia e dell’amore, l’artista ne ruba i sogni, ferma istanti di sguardi, di “incontri”, la  costruzione di un mondo come realmente è visto dall’artista tra realtà, sogno e fantasia, mondi e modi del vivere quotidiano per abitare il mondo, codificando linguaggi e comportamenti, costruendo una identità, dunque  producendo non solo immagini simboliche e desiderabili ma svelando principalmente la sua realtà di artista.

Un gioco, quello dell’artista ,un messaggio ironico, sorprendente, fatto nel modo più semplice, ritratti di ragazzi, uomini, giovani donne senza tempo, icone di una contemporaneità che non toglie spazio a momenti di riflessione e analisi.

Nei volti e nei corpi dei protagonisti c’è tutto l’universo emozionale di Claudia Leporatti, il suo figurativo informale capace di instaurare un legame strettissimo con chi ammira le opere d’arte, l’artista è una donna vera, che sa fare “squadra” con le donne, i ragazzi, gli uomini, riesce a creare un magico incontro, una sorta di gioco di squadra, un colloquio con l’arte, la terra, le fragranze……..

L’Artista, in sintesi, crea  bellezza, ma la sua arte non è banale, le sue  donne, dalle chiome fluenti mosse dal vento, novelle amazzoni che mostrano dolcezza e sensibilità, donne forti e sensuali, giochi di trasfigurazioni ispirate dalla sua fantasia, storie ed emozioni di donne viste in una ottica diversa secondo le modifiche del corso del tempo, donne nelle quali tutte noi ci ritroviamo e dalle quali possiamo trarre ispirazione.…e poi, l’arte che si tramuta, si evolve, cambia, immagina, incontra altre donne, altri eventi, altri sogni…… lei domina la materia, la usa, nel pieno rispetto della sua storia, per creare immagini ed emozioni, le sue non sono illusioni ma suggestioni……

Ognuno ha una favola dentro che non riesce a leggere da solo.

Ha bisogno di qualcuno che, con la meraviglia e l’incanto negli occhi, la legga e gliela racconti.

(Pablo Neruda)

Writer: Cristina Vannuzzi

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