Interviste

Intervista allo scrittore Riccardo Bassi che presenta il suo nuovo romanzo “Sognando Bologna”

Riccardo Bassi, Lei è uno scrittore anomalo che, all’insegna della discontinuità, ama spaziare nella narrativa a 360°. E’ una scelta letteraria oppure una pura casualità?

Probabilmente perché sono uno scrittore istintivo, mi piace scrivere fantasticando racconti con risvolti sociali tinti di rosa.

Un altro fattore comune nei miei romanzi è la ricerca della felicità e la rivincita sociale dei protagonisti!

“Sognando Bologna” è quindi una sorta di thriller a tinte un po’ rosa, perché l’amore – nei suoi libri – non manca mai. Ma Lei, Riccardo Bassi, si sente più vicino a Camilleri o a Steven King?

Questa domanda mi lusinga… Nel senso che io sono una persona che scrive con sentimento e con la voglia di raccontare una storia che faccia sognare i miei lettori, Camilleri e Steven King fanno parte della Storia della Letteratura, io invece mi reputo un semplice “appassionato di letteratura contemporanea”!

Il personaggio principale è una sorta di belloccio apparentemente un po’ superficiale ma in realtà con un grande cuore e ricorda vagamente altri personaggi che nelle sue opere precedenti ricoprono un ruolo da protagonisti; una domanda provocatoria, quindi, nasce spontanea: è lei, le somiglia, oppure è quello che vorrebbe o non vorrebbe essere?

Effettivamente i protagonisti nei miei romanzi hanno alcune caratteristiche comuni (dovrei cambiare tipologia umana per spiazzare i lettori?). Mi piace descrivere persone semplici con alle spalle disagi oppure difficoltà da dover affrontare imprevedibili.

Cerco di non giudicare, rispettando chi in realtà convive con difficili situazioni anche di emarginazione.

La scelta di tali protagonisti è forse dettata anche dal fatto che mi piacerebbe che queste persone silenziose un giorno potessero raccontare una loro grande vittoria… 

La copertina è molto bella, suggestiva. Più vicina ad un’opera d’arte che a un’immagine commerciale. Visto che è stata realizzata grazie ad uno scatto di Samuele Carboni (figlio d’arte, ovvero di Luca cantautore), che è proprio di Bologna, il suo intento era quello di realizzare una specie di “colonna visiva e fotografica” del libro?

La mia idea era quella di mettere in copertina una foto di Bologna, poi in realtà sono stato felice di poter usufruire di uno scatto d’arte di Samuele Carboni.

Samuele è un giovane fotografo artistico con delle idee e delle intuizioni molto emozionanti e profonde.

Mi ritengo un privilegiato per il fatto che Samuele abbia “sposato” fin da subito il mio nuovo progetto editoriale. È riuscito con una foto particolare – scattata al tramonto dalla Basilica di San Luca dove si intravede Bologna – a dare proprio un’anima figurativa del libro.

Infine ha intitolato la foto: “Prigioniero della sera” perché effettivamente alla sera, ogni tanto, ci capita di essere prigionieri dei nostri pensieri.

La musica è sempre presente nei suoi libri, un elemento costante come i temi dell’amore, dell’amicizia, del viaggio e dello sport. Riccardo Bassi ha mai pensato di scrivere testi per canzoni?

Per me la musica è una compagna, una sorta di colonna sonora dell’affascinate viaggio che percorriamo quotidianamente durante il cammino della nostra esistenza.

Sono attirato dai testi delle canzoni perché, con lo stile della poesia tradizionale, riescono a sintetizzare in pochi minuti le emozioni che un film o un libro saprebbero raccontare ma con tempi ben differenti.

Insomma ha raggiunto, nel giro di pochi anni, l’obbiettivo di ben tre libri, cosa non facile. Pensa che la vena dello scrittore si sia esaurita con questa sorta di trilogia, oppure l’anima del narratore batte ancora in lei?

Innanzitutto non si tratta di una vera e propria trilogia in quanto sono storie molto diverse tra loro e scollegate. Però non mi fermo. Infatti, sto scrivendo le prime bozze di un nuovo romanzo… Una tetralogia?!

.

Lieti di averla ospitata nel nostro magazine.

La redazione di FLASHSTYLE MAGAZINE VIP.

 

 La foto in evidenza è di Giancarlo Carnieli

You may also like...