Diamo un piacevole benvenuto ad un artista davvero strepitoso, un chitarrista considerato uno dei migliori al mondo nell’ambito della musica brasiliana.
E’ un onore averla qui Maestro!
A.T. Il piacere è mio
Prima di tutto vorremmo sapere come mai e quando ha scelto di suonare principalmente la musica brasiliana…
A.T. Intorno ai 15-16 anni rimasi folgorato dalle sonorità carioca di Baden Powell, quel suo modo particolare di suonare la chitarra ritmico e nel contempo armonico-melodico, poi l’ascolto di Joào Pernambuco, Paulinho Nogueira e Toquinho fecero il resto
Lei ha sperimentato e continua a sperimetare anche altri generi musicali?
A.T. Si a latere della musica brasiliana suono flamenco moderno e musica latina tutti eseguiti facendo ricorso a tecniche moderne mutuate dal fingerstyle e dalla chitarra elettrica
Qual’è stato il giorno che la chitarra ha incontrato e scelto lei…perchè così si dice, che sia lo strumento a fare la scelta…
A.T. Intorno ai 6 anni a casa di mio cugino di Roma
E’ uscito il suo nuovo album “Brasileirissimo”, cosa racchiude questo scrigno?
A.T. Dentro c’è la musica brasiliana d’autore quella che ha fatto la storia della MPB (musica popolare brasiliana) con aggiunti 2 miei brani visti con la mentalità artistica del musicista moderno che guarda alla MPB di tradizione
Vuole descriverci il pezzo che ama di più del suo album, e perchè?
A.T. Non per egocentrismo ma il brano da me composto Bossa Saravà è un connubio tra bossa nova e musica italiana insomma rappresenta l’incontro artistico tra Brasile e Italia
Pensa di portarlo in giro per il mondo?
A.T. Il mio obiettivo è quello ma se ne riparlerà al termine della promozione del CD
Per suonare questo genere musicale è necessario vivere di persone la terra dove nasce questa musica?
A.T. Vivere in Brasile sicuramente ti fà respirare l’atmosfera della musica brasiliana ma, a mio avviso, non è indispensabile, a maggior ragione vista la miriade di mass-media, primo tra tutti internet e i social network, che ti mette in contatto con tutto il mondo
Come vive la realtà musicale della sua terra di nascita in contemporanea a quella brasiliana?
A.T. Un pò da estraneo in quanto ascolto musica diffusa dalle emittenti locali ma ne suono una totalmente diversa e questo un pò mi isola ma nello stesso tempo mi rafforza come artista in quanto mi permette di capire che realmente credo in quello che faccio
Chi è Antonio Tarantino, qual’è la strada che lo ha portato fino a questo punto. Vuole darcene un estratto?
A.T. Sono un chitarrista che ha sempre cercato di portare novità nel variegato mondo della chitarra attraverso uno studio costante affiancati da un grande spirito di abnegazione e passione senza i quali nessun risultato si può raggiungere
Pluridottore Magistrale di chitarra classica.
Nell’insegnamento le è mai capitato di scoprire tra i suoi alunni un grande talento?
A.T. Ho avuto allievi diversi per preparazione e generi trattati ma ho riscontrato di solito scarsa personalità da un punto di vista artistico pur essendo molto dotati tecnicamente
Quanti sogni ha nel cassetto un grande musicista come lei?
A.T. Realizzare ancora prodotti editoriali e discografici che siano novità nei generi che tratto da più di 30 anni e collaborare con altri artisti
Grazie della cortese collaborazione.
A.T. Grazie a lei per l’intervista