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Fashion designer, le scuole italiane attirano giovani da tutto il mondo

L’Italia, oltre alla tradizione culinaria, possiede anche quella della moda, che riesce ad attrarre tantissimi giovani, che decidono di recarsi nel nostro Paese per seguire un percorso di studi relativo a questo settore.

L’Italia, il paese preferito dagli studenti futuri stilisti.

Sono tantissime le strutture scolastiche italiane che permettono, agli studenti nostrani ed a quelli stranieri, di poter seguire un percorso di studi nel campo della moda.
Ad attrarre gli studenti stranieri, che provengono per la maggior parte da tutta Europa, anche se brasiliani ed africani sono in costante aumento, è anche la tradizione della moda italiana.
Moltissimi fashion designer infatti sono italiani ed i capi d’abbigliamento prodotti nel Paese riescono ad essere i più apprezzati a livello mondiale.
Dopo tutto, Armani, Cavalli, Versace, Dolce e Gabbana sono tutti stilisti italiani che sono riusciti nell’impresa di fondare un marchio che oggi è conosciuto, nonché apprezzato, in tutto il mondo, altro segnale che Italia e moda sono un binomio praticamente inscindibile.

Studenti e professione nel settore della moda.

Oltre al fatto che le scuole offrono un percorso di studi dettagliato e complesso, che permette solo a pochi e talentuosi studenti di operare nel settore della moda, vi è un altro dettaglio da non sottovalutare che ha fatto in modo che, gli studenti stranieri, scegliessero l’Italia per seguire il percorso di studi nel settore della moda.
Esso riguarda la costante crescita dell’offerta di lavoro nel suddetto ramo e le competenze che si riescono ad ottenere solo nel Paese italiano. 
Essendo i corsi complessi, i giovani studenti stranieri decidono di affrontarlo, cercando di ottenere degli ottimi risultati, per poi tornare nella loro patria per conquistare un grande successo nell’ambito della moda.
Questo modo di fare permette loro di distinguersi nel campo della moda: nella maggior parte dei casi infatti, i nuovi assunti in questo settore sono coloro che hanno affrontato il percorso di studi in Italia. 
Molti di essi scelgono dei corsi per diventare fashion designer come ad esempio quelli dell’Istituto Marangoni, che offre loro la possibilità di ottenere un titolo di studio di massimo prestigio nel settore della moda. 
I vari corsi sono tra i più completi ed aggiornati: grazie a queste caratteristiche, coloro che terminano con successo i corsi, riescono ad emergere dalla massa ed a distinguersi in maniera positiva, una volta che tornano nel loro Paese d’origine.
L’Istituto possiede diverse sedi in Italia e all’estero: quelle di Milano e Firenze sono tra le più scelte dagli studenti, in quanto permettono l’incontro tra arte, moda, innovazione e design, ma anche quelle di Parigi, Londra e Shangai, che offrono gli stessi strumenti delle sedi italiane, sono molto gettonate tra gli studenti.

L’attrazione e la fuga di cervelli.

Purtroppo però, anche se gli studenti stranieri attratti dalle scuole di moda italiane sono tantissimi, con la quasi totalità di loro che decide di affrontare il percorso di studi nel paese nostrano, anche in questo settore vi è una grande fuga di cervelli, sia italiani che stranieri, che non vengono trattenuti sul territorio nazionale e inseriti nell’ambito lavorativo.
Gli stage, spesso poco retribuiti e con orari pieni, il permesso di soggiorno per gli studenti stranieri, che deve essere rinnovato dopo un periodo di rimpatrio, sono alcuni dei problemi che colpiscono il settore della moda in particolar modo in Italia.
Proprio queste problematiche permisero a Mike Brooks, studente che arrivò a Milano nel 1965, di portare il fatturato dell’azienda di calzature Rocky Brands, situata a Nelsonville, da tre milioni di dollari fino agli oltre, ed attuali, 240 milioni: tutto merito delle scuole di moda italiane, che lo istruirono a dovere su come procedere in questo particolare ramo lavorativo.

Susanna Matteini

 

 

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