I vini della libertà dei fratelli Luppino

conquistano la Toscana

La storia personale di Maria Domenica e Rocco Luppino, quarant’anni in due, è una storia di coraggio. Due ragazzi costretti ad abbandonare la terra natale per cercare di fare altrove ciò che non hanno potuto fare a casa.

Sono i figli di Domenico Luppino già assessore al bilancio della provincia di Reggio Calabria e sindaco del comune di Sinopoli. Imprenditore agricolo e uomo retto che mai ha ceduto alle minacce della n’drangheta pagando le sue scelte con oltre 200 attentati intimidatori e con un male incurabile che lo ha stroncato ancora giovane.
Insieme alla madre Caterina Bianchini portano avanti la tradizione di imprenditoria contadina di famiglia nella Toscana che gli ha accolti e guardano avanti, come dice anche il nome della loro azienda, che non a caso E’ Jamu: tipica espressione del dialetto calabrese che vuole dire “ripartiamo!”.
Alla memoria del coraggioso padre il comune di Firenze ha intestato nell’autunno scorso il “Premio della legalità e nei giorni scorsi anche l’Assessore all’agricoltura e Vicepresidente della Regione Toscana ha voluto fare visita ai giovani Luppino nell’azienda sulla Setteponti nel comune di Loro Ciuffena per far sentire che le istituzioni sono loro vicino in questo percorso di rinascita.
“Dal coraggio di denunciare la criminalità organizzata ad un nuovo inizio in Toscana. E’ Jamu è la storia di una famiglia di agricoltori che ce la sta mettendo tutta e che ho voluto conoscere di persona” commenta sul suo social la Vicepresidente Saccardi.
Anche il Presidente della Regione Eugenio Giani è rimasto colpito dalla storia di questi fratelli e scrive. “Una storia di tenace passione quella di Maria Domenica e Rocco, due giovani arrivati dalla Calabria. La Toscana li ha accolti e grazie al sostegno della Regione hanno avviato la loro attività producendo vini e olio biologici.”
Passione e coraggio Maria Domenica e Rocco ne hanno da vendere e seguendo gli insegnamenti del padre producono due vini e un extra vergine d’oliva di grande valore.


In quei terreni e vigneti del Valdarno ogni giorno, seguendo gli insegnamenti del padre che ha messo la responsabilità collettiva davanti a quella individuale fanno dell’agricoltura uno strumento di legalità.
Sangiovese e Incrocio Manzoni i due vitigni autoctoni che hanno scelto di valorizzare con rispetto e dedizione e due sono anche le etichette di vini biologici aziendali che grande successo stanno riscuotendo in Italia e all’estero.
“Parresìa” Incrocio Manzoni in purezza è una rarità per questa zona della Toscana. Un piccolo gioiello valorizzato al massimo lasciando fare alla vigna il suo corso e intervenendo poco in cantina per non snaturare le caratteristiche.
Il risultato è sorprendente. Un bianco di grande eleganza, spiccata sapidità ed estesa gamma di profumi dove dominano gli agrumi ma si percepiscono anche note floreali e di frutta esotica. Il gusto è pieno, rotondo e persistente.

“Zimbatò” è invece il rosso di casa che nasce da un Sangiovese coltivato a 300 metri d’altitudine da uve vendemmiate rigorosamente a mano che vengono selezionate in modo scrupoloso per dare vita a un numero relativamente basso di bottiglie, affinché la qualità sia sempre rispettata così come il terroir.
Un Chianti Docg (95% Sangiovese e 5% Colorino) rotondo, intenso e persistente con note profumate di viola, amarena e frutti di bosco con tannini setosi e lunghi.

Completa la produzione aziendale “L’oro” un extra vergine d’oliva intenso e profumato ricchissimo di polifenoli e dalle note erbacee e fruttate.
I vini e l’extra vergine di E’ Jamu hanno però soprattutto una caratteristica speciale che nessun alto ha e che li rende davvero unici: il sapore e la freschezza della libertà.
Un prezzo altissimo quello pagato da Rocco, Maria Domenica e Caterina per poter continuare a vivere da uomini e donne liberi.

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