Musica Tutti

Darman racconta il nuovo album “Rifugio”

Oggi vi parliamo di “Rifugio” il quarto album di inediti di Darman composto da 9 brani scritti e arrangiati dal cantautore calabrese, ad accezione del testo di “Come la mente sempre più assisa”, di Umberto Alcaro. Il disco è stato cantato e suonato da Darman, con alcune incursioni alle percussioni e alla tromba di Christian Lisi. Registrato, editato e mixato al Not Brushing Dolls studio di Castel San Pietro Terme (BO) dallo stesso Christian Lisi (Premio Tenco 2017 per il mixing e il mastering de “Il Grande Freddo” di Claudio Lolli) e masterizzato al Track and Field Recording di Durham North Carolina (USA) da Nicholas Todd Petersen (autore, tra i tanti, del mastering di “For Emma, Forever Ago” dei Bon Iver).

Come ti sei avvicinato al mondo della musica?

Venendo al mondo.

Quali sono i cantanti che hanno maggiormente influenzato il tuo percorso artistico?

Battiato, Neil Young, Pink Floyd, Nirvana, Placebo, Smashing Pumpkins, ecc ecc

Quanto è difficile emergere oggi nella musica?

Dipende da cosa si intende con il verbo emergere e da come si pesa la “popolarità” di un artista. Per me emergere vuol dire riuscire a trovare persone che si legano a doppia mandata al tuo modo di esprimerti e di comunicare tramite l’arte, senza quantificare. Il problema del mondo artistico di oggi è proprio quello di rincorrere questa emersione e, molto spesso, perdere il gusto di fare qualcosa per indole e non per moda o per compiacere.

È uscito il tuo nuovo disco. Quali sono i temi trattati e cosa ti ha spinto a scegliere questo titolo?

Il disco parla di amore in tutte le sue sfaccettature, parla di bellezza, del potere evocativo e ispirazionale della natura, parla delle stagioni della vita che regalano il perpetuarsi dell’esistenza. Il titolo l’ho scelto per caso, aspettando che lui giungesse a me col suo tempo. Stavo passeggiando in montagna con la mia ragazza, verso un rifugio, a un certo punto ho fermato il passo, mi sono girato verso di lei e ho esclamato serafico: “Rifugio!”. Ci siamo guardati e abbiamo annuito entrambi. Avevamo il titolo.

Quali saranno i tuoi prossimi passi discografici?

Datemi il tempo di godermi questo (ride).

You may also like...