Casa Haiducii a Bari, la famosa artista rivela: “Rappresenta la rinascita di una grande passione tramandata da mio padre”

Casa Haiducii a Bari è situata proprio nel cuore pulsante e poliedrico della turistica e gettonatissima regione Puglia, che è stata più volte eletta “Best Value Travel Destination In The World” dal National Geographic, da Lonely Planet e dal New York Times. Rappresenta la rinascita di una grande passione tramandata dal padre della famosa e amatissima star della dance music Paula Monica Mitrache.

Casa Haiducii

Casa Haiducii a Bari: la carriera dell’artista in breve

Tutti conoscono Haiducii, per il brano musicale Dragostea Din Tei che a sole due settimane dall’uscita, era già disco d’oro, poi diventato disco di platino al primo posto della top 10 dei singoli in gran parte del mondo, scalando anche le classifiche di airplain. Il brano pop-dance, era riuscito a sfondare persino il muro delle blindatissime chart inglesi, sorpassando hit di star di rilievo mondiale come Madonna. Nello stesso anno veniva pubblicata sul prestigioso e rinomato magazine settimanale americano Billboard. Il brano edito in Italia, ebbe un grande e strepitoso successo in Germania, Austria, Benelux, Svizzera, Francia, Svezia, Spagna, Messico e Repubblica Ceca, proseguendo la sua corsa in ogni angolo del mondo con oltre 12 milioni di copie vendute.

Subito dopo arrivano Mne S Toboy Horosho (Nara Nara Na Na) e I Need a Boyfriend, canzone che si rifà a sonorità etniche e gitane con un tocco di pop latino. Il video di questo singolo è stato girato dal regista Luca Tommassini. E poi More ‘n’ More (I Love You), di cui hanno realizzato anche una versione Provenzano Dj e i Promise Land, Maria Maria brano scritto da Ovidiu Komornyik (cantante, cantautore e paroliere rumeno di musica leggera), Hit Mania Dance Champions 2004 e Hit Mania Estate 2019 con Te Iubesc La Rasarit, fino ad arrivare a Respira, brano pubblicato nel 2020.

Casa Haiducii a Bari: l’ambizioso progetto turistico

Nonostante premi e riconoscimenti da tutto il mondo, il successo più grande per Paula Monica Mitrache arriva in piena pandemia di Covid-19, quando crea un vero e proprio capolavoro.

Un progetto molto ambizioso e creativo che lancia la cantante nel settore del turismo con Casa Haiducii – Locazione Turistica che sorge nel cuore di Bari vecchia, in uno dei palazzi più antichi del centro storico del capoluogo pugliese, nel vecchio convento dei Gesuiti.

Il profumo antico, un mix di luci nuove e moderne tra travi antiche e design rilassante. L’intera struttura è stata creata da Haiducii, attraverso il desiderio continuo di sperimentare l’arte in ogni sua forma e sfumatura.

Casa Haiducii a Bari: l’intervista alla famosa star della dance music

Paula Mitrache ha raccontato al nostro sito Flash Style Magazine: “Casa Haiducii rappresenta la rinascita di una grande passione tramandata da mio padre, dipingere provare a dare una nuova veste ai mobili antichi le travi in legno. La pandemia ha provato a fermare la musica ma non il cuore di un’artista”.

Ha poi rivelato: “Così nasce Casa Haiducii, dietro un grande amore per la città vecchia di Bari, quando tanti anni fa, comprai un piccolo appartamento, ma solo nel 2020 decisi di ristrutturare e creare la mia opera prima. Avevo un grande desiderio, quello di scoprire cosa si trovasse dietro il cartongesso poco piacevole. Come una bimba che sogna le favole, sali su una scala e feci un piccolo buco, naturalmente non si vedeva nulla, poi ho preso coraggio e allargai con il telefonino facendo luce, ad un tratto vidi un mondo bellissimo, qualcosa che ricordava la casa dei miei nonni a Bunoaica, dove sono rimasti i ricordi più belli della mia infanzia. Ho pianto di felicità, tutti mi prendevano per una folle, togliere tutto il cartongesso di un’intera casa”.

“Chiamai esperti per aiutarmi – ha raccontato Haiducii -, uno mi ha detto che era lavoro per uomini, un altro mi ha detto che c’è troppo lavoro da fare, invece l’ultimo, un mio amico, mi disse sorridendo che era proprio per me e che lo avrei fatto questo lavoro con tanto amore. Così è stato: ogni angolo della casa sono un tocco d’amore. Ogni stanza con le sue travi porta un nome: l’ingresso mi dà di un’immensa tavola di cioccolato invece il soggiorno con il camino antico mi porta alla mente la stanza dei monaci silenziosi (la corte zeuli è stato un palazzo nobiliare ma anche un convento), la stanza da letto ricorda la mia infanzia vista da me bellissima”.

Ha poi osservato: “I lavori hanno portato via diverso tempo: mi svegliavo alle 5,30 e 6 del mattino. Felicissima andavo a casa come un vero operaio con tanto di attrezzi, colori, maschere e mascherine. Ogni giorno indossavo una salopette che a fine lavori è diventata un mucchio di frange. Il tempo era crudele, faceva molto freddo e non avevo né luce né riscaldamento, dovevo lavorare in fretta finché c’era luce. Prima di arrivare a casa passavo davanti a un immenso cantiere di un palazzo che penso adesso abbia 15 piani… io pulivo una trave, loro alzavano un piano. Parlavo sempre con me stessa, anzi ridevo”.

Haiducii al lavoro

E poi ancora: “Quando ho finito la casetta mi sono detta: vero voi alzate dei grattacieli però io ho realizzato un sogno immenso. Quando tornavo la sera a casa dipingevo i mobili: uno è stato dedicato ai miei vestiti di scena, nonostante fosse bianco le ho aggiunto un pizzico di rosso e il pizzo, un po’ per ricordare l’amore per l’arte, fermato dalla pandemia. Di solito adoro scrivere le mie poesie sui mobili che trasformo. Invece adesso ho scelto di scrivere sulle mura alcuni versi che adoro della canzone che mi ha resa famosa nel mondo ma che non ha cambiato le mie radici”.

Ha poi concluso: “Entrerete nella casa cantando come faccio sempre io. Adoro ogni angolo, amo tutto di lei… è una casa fortunata dove si sente tutto l’amore. Oggi è gestita da me e mio marito, Miki Falcicchio, minuziosamente. Anche lui è arrivato come una luce che brilla per me. Il nostro desiderio per gli ospiti è vederli felici, sereni e innamorati della nostra città, della nostra Puglia. La pandemia ci ha ricordato che dentro di noi c’è un universo pronto per essere scoperto, ha fermato il lavoro ma non la nostra anima, ci ha tolto persone care ma non i ricordi della nostra infanzia e della vita. Grazie a tutti, vi aspettiamo a Casa Haiducii e non dimenticate che quando si entra in casa, si canta sempre, porta bene”.

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